Locandina "Verso una medicina transfemminista"

VERSO UNA MEDICINA TRANSFEMMINISTA

Sabato 19 novembre - Ore 11 - Genepì Firenze

Perchè andare verso una medicina transfemminista? La prassi medica, per come è oggi concepita ed esercitata, invisibilizza i corpi ed i bisogni di noi tuttз soggettività autodeterminate ed abbiamo l’impellente necessità di cambiarne impostazione e prospettive. 

La medicina che viene insegnata nelle università e praticata negli ospedali ha un’impostazione profondamente etero-cis patriarcale, prettamente incentrata sul modello dell’uomo bianco, cisgender, eterosessuale e neurotipico. Perciò, tutte le persone che non rientrano in tale modello  – ovvero la maggior parte della popolazione –  diventano portatrici di esigenze e bisogni di cura non riconosciuti.  Vogliamo, invece, una medicina capace di ascoltare tutte le soggettività nella loro complessità, all’interno di una relazione medicә-paziente di cura e non di potere.

Tale esigenza, da sempre impellente, diviene oggi assolutamente prioritaria e non più procrastinabile.

In queste settimane, gli attacchi rivolti al diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, alle persone LGBTQIAP+ e alle istanze delle soggettività Trans, si fanno sempre più espliciti e visibili. Ma si pongono, comunque, come diretta conseguenza delle storiche e ben radicate visioni cis-normate, che da sempre ostacolano – anche sul piano del riconoscimento medico e sanitario – l’esercizio delle forme di autoderminazione.

Ed allora, in primo luogo, il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, che già si colloca in una prospettiva Trans-escludente in quanto previsto solo nell’ottica del corpo CIS-normato, viene oggi persino ostacolato ed impedito nelle strutture sanitarie. Ciò che veniva garantito sulla carta, diventa – oggi – quotidianamente negato.

Ancora, la comunità LGBTQIAP+ e, in particolare, quella Trans denuncia una condizione di subalternità imposta e l’impreparazione dellз professionistз della sanità rispetto ai propri specifici bisogni di cura e di salute e promuove da tempo battaglie sul piano dei diritti civili e sociali, intrinsecamente legati. 

Vogliamo una formazione e pratica medica che finalmenti superi il binarismo di sesso e genere per divenire una medicina Transfemminista e dei generi, effettivamente inclusiva di tutte le soggettività. 

Da ultimo, non sappiamo ancora quando saranno riconosciute dal Servizio Sanitario Nazionale patologie croniche invisibilizzate, quali vulvodinia e neuropatia del pudendo. Si tratta di malattie sulle quali la formazione del personale sanitario è pressoché nulla. Patologie che, proprio perché non attinenti strettamente alla salute riproduttiva e prevalentemente diffuse tra persone assegnate femmine alla nascita, sono state per decenni negate dalla cultura medica. Per ottenere il riconoscimento del diritto alla salute per tutte le persone che ne soffrono, stiamo lavorando sia a livello nazionale che regionale: vogliamo che il personale sanitario sia formato su queste patologie, sia quello che già opera nel servizio sanitario che quello ancora in formazione e vogliamo poter accedere gratuitamente alle cure.

Sabato 19 ci siamo trovati per la prima giornata regionale della Medicina Transfemminista, una medicina basata sull’ascolto e rivolta alla cura di tutte le identità senza alcuna discriminazione. Sarà un primo momento pubblico, a cui seguiranno ulteriori appuntamenti, che speriamo possa essere anche un modo per conoscersi e stringere nuovi legami.

Programma della giornata

Ore 11.00 – 13.00: Interruzione volontaria di gravidanza e salute riproduttiva. Un diritto ancora da rivendicare

Relatorз:

Obiezione respinta
Non una di meno Firenze
Chi si cura di te?

Ore 13.00: pranzo condiviso con contributo minimo di €5

Ore 14-30 – 16.30: Quale salute e per chi? L’accesso al SSN di persone transgender

Relatorз:

Majid – attivista comunità LGBTQIAP+
Roberta Parigiani – attivista avvocata
Gender Lens 

Chi si cura di te? 

Ore 17.00 – 19.00: Patologie invisibilizzate; verso il riconoscimento di vulvodinia e neuropatia del pudendo

Relatorз:

Comitato vulvodinia e neuropatia del pudendo,
Collettivo universitario Codice Rosso
Dott.ssa Del Bravo – ginecologa
Dott.ssa Vescio – fisioterapista

Dott.ssa Meo – psicologa

A partire dalle 20: MedJam

Jam session acustica

Suoni uno strumento? Portalo e partecipa alla jam session!

La partecipazione è libera e gratuita. Per una buona organizzazione dell'incontro ti chiediamo comunque di compilare il form di iscrizione.